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La Reale Mutua Fenera Chieri ’76 torna al successo in campionato con un 3-0 su Vallefoglia

Non poteva chiedere di più la Reale Mutua Fenera Chieri ’76 per il suo ritorno al PalaFenera. Dopo le splendide prestazioni contro Conegliano e Milano fruttate un punto a partita, nel suo palazzetto di casa le biancoblù ritrovano la vittoria piena in campionato battendo 3-0 Vallefoglia.
Si tratta di un risultato netto e ineccepibile a favore delle ragazze di Bregoli che conducono l’incontro dall’inizio alla fine mostrandosi superiori sotto tutti i punti di vista rispetto a una Vallefoglia che certo non mette in campo tutto il suo potenziale. Dal servizio al muro-difesa, dalla ricezione all’attacco, Grobelna e compagne forniscono un’altra splendida prestazione di squadra che permette di chiudere i conti in tre set con parziali a 20, 19 e 17.
Il premio di MVP viene assegnato a Spirito. Fra le quattro chieresi che chiudono in doppia cifra spicca Malinov con 10 punti come Zakchaiou, precedute da Grobelna (16) e Omoruyi (14). A Vallefoglia non bastano i 18 punti di Mingardi, top scorer dell’incontro e indubbiamente migliore in campo della sua formazione.

Reale Mutua Fenera Chieri ’76-Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia 3-0 (25-20; 25-19; 25-17)
REALE MUTUA FENERA CHIERI ’76: Malinov 10, Grobelna 16, Zakchaiou 10, Weitzel 8, Kingdon 6, Omoruyi 14; Spirito (L); Morello 1, Rolando, Gray, Anthouli 2. N. e. Kone, Skinner, Buffone (2L). All. Bregoli; 2° Daglio.
MEGABOX ONDULATI DEL SAVIO VALLEFOGLIA: Dijkema, Mingardi 18, Mancini 3, Aleksic 5, Degradi 11, Giovannini; Panetoni (L); Kobzar, Gardini 4. N. e. Grossa, Cecconello, Kosheleva, Provaroni (2L). All. Pistola; 2° Petruzzelli.
ARBITRI: Verrascino di Roma e Rossi di Sanremo.
NOTE: presenti 1508 spettatori. Durata set: 25′, 26′, 25′. Errori in battuta: 8-2. Ace: 8-2. Ricezione positiva: 69%-46%. Ricezione perfetta: 45%-25%. Positività in attacco: 42%-34%. Errori in attacco: 5-6. Muri vincenti: 12-4. MVP: Spirito.

La cronaca
Primo set – Indietro di un’incollatura nei primi scambi, da 4-6 (Mingardi) Chieri passa avanti per la prima volta sul 7-6 con Kingdon, costringendo poi Pistola a chiamare time-out sull’8-6 (Malinov). Il vantaggio locale continua a crescere e raggiunge i 6 punti quando Omoruyi realizza il muro del 14-8. Nella seconda parte del set le biancoblù gestiscono la situazione senza grossi problemi e, guadagnato il primo set-point sul 24-20 con Omoruyi, chiudono 25-20 nello scambio successivo con un ace della stessa Omoruyi.

Secondo set – Riparte fortissimo Chieri che sull’8-2 già costringe Pistola a esaurire i suoi time-out. Due errori chieresi in attacco inframezzati da un colpo vincente di Mingardi dimezzano lo svantaggio locale e sul 9-6 è Bregoli a fermare il gioco. Al rientro in campo Grobelna firma di forza il 10-6. Il successivo turno di servizio di Malinov prosegue fino al 16-6 (ace diretto all’incrocio della linee) dando a Chieri il vantaggio masssimo di 10 punti. Nel finale il distacco di stabilizza nell’ordine dei 5 punti e le biancoblù chiudono 25-19 alla prima palla set con Grobelna.

Terzo set – Si riprende con un monologo di Chieri che piazza un 5-1 (Omoruyi), spingendo Pistola prima a fermare il gioco, poi a inserire Kobzar per Dijkema. Al rientro in campo la musica non cambia. Il gioco resta saldamente in mano alle padrone di casa: 11-4 ( Zakchaiou), 16-9 (Omoruyi), 24-17 (Omoruyi), infine alla prima palla match il nastro aiuta Morello che con un ace sancisce il 25-17.

Il commento
Kaja Grobelna: «La vittoria per 3-0 non era un risultato scontato. E’ un mese molto impegnativo. Oggi siamo state molte brave a entrare in campo concentrate e finire nello stesso modo. Abbiamo fatto una bellissima partita: abbiamo battuto bene, murato bene, difeso tanto, anche in attacco abbiamo giocato in modo intelligente».
Camilla Mingardi: «Oggi il nostro rammarico più grande non è tanto il risultato perché sapevamo benissimo che Chieri è in un momento di piena forma, ma l’atteggiamento che abbiamo messo in campo. Siamo entrate in campo al 60% e queste partite qua le vinci con il 110%, non con il 60%».

(Foto di Luca Ravera)