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OLTRE LA RETE, Stella Nervini si racconta: “Nuotavo, ma in vasca mi sentivo sola. La pallavolo ti lega per sempre. Ammiro immensamente i miei fratelli e la mia famiglia, 100%… fiorentina”

Prosegue il nuovo format targato Reale Mutua Fenera Chieri ’76, “Oltre la rete”. Ogni settimana vi faremo conoscere meglio le nostre giocatrici, con interviste e approfondimenti dedicati alla loro vita quotidiana, alle loro origini, alle loro passioni.

Andiamo avanti con la nostra schiacciatrice, Stella Nervini. Classe 2003, al suo primo anno a Chieri, anche Stella si racconta ‘oltre la rete’.

Stella, quali sono le tue origini? Parliamo un po’ della tua famiglia

Sono nata a Milano in una famiglia al 100% fiorentina, poi quando ero ancora piccolissima siamo tornati a Firenze. Ho due fratelli di 27 e 29 anni che ammiro immensamente. La mia famiglia mi ha sempre sostenuta nella mia scelta di giocare a pallavolo, anche se comportava il vedersi meno nel corso degli anni. Avere il loro sostegno è stato fondamentale.

Come è nata la tua passione per la pallavolo? L’hai presa dalla famiglia o no?

Assolutamente no. Non sono nata in una famiglia di sportivi, ma mio padre mi ha trasmesso fin da piccola la passione per lo sport. Ho praticato nuoto fino all’età di 8 anni e quando mi hanno chiesto di investire più tempo ed energie ho deciso di iniziare qualcosa di completamente nuovo: la pallavolo. Amavo nuotare, ma volevo far parte di un gruppo, mi sentivo molto sola quando ero in vasca. Naturalmente la pallavolo era l’unico sport che mio padre non seguiva e quindi l’ho costretto a iniziare a farlo.

Cosa significa per te la pallavolo?

Negli anni è rimasto ciò che mi aveva spinto a iniziare: stare insieme, condividere le vittorie e le sconfitte. La pallavolo mi ha fatto crescere moltissimo e mi ha permesso di conoscere persone incredibili con cui ho condiviso tanto. Lo sport ti lega per sempre. Adesso non riesco a immaginarmi senza. Poter fare della mia passione il mio lavoro è stata una fortuna.

Che rapporto hai con le ragazze della squadra?

Ero abituata a giocare con le mie coetanee, perciò all’inizio è stato strano per me. Ma le ragazze sono fantastiche, mi hanno aiutata tanto fin da subito in campo. Adesso mi piace questo connubio tra più giovani e più esperte!

Qual è il tuo ricordo più bello da quando sei a Chieri?

Penso che sia stato il ritorno dei quarti di Challenge Cup. Dove ho giocato un po’ di più e ho preso il premio MVP. Sono una delle ragazze più piccole in squadra, è stato bello poter contribuire ad andare avanti in Challenge Cup, inoltre i miei genitori erano venuti alla partita. È stato bellissimo.

Hai un rituale pre partita che sai che ti porta fortuna e che non dimentichi mai di fare?

Sicuramente ascolto sempre le mie ‘canzoni del buon umore’ in pullman o a casa prima di andare in palestra e poi… un’altra cosa che non può mai mancare è vedere i fogli gara insieme ad Alessia Fini.

Che cosa fai nel tempo libero? Quali sono le tue passioni?

Nel tempo libero mi destreggio tra l’università (studio Psicologia) e la tanto agognata patente! Amo moltissimo leggere e guardare serie tv. Sono fidanzata e nei giorni liberi cerco di andare a trovare il mio ragazzo a Milano. Ci piace girare e scoprire posti nuovi, ma soprattutto amiamo guardare film insieme.

C’è qualcosa che proprio odi fare?

A tal proposito odio tutto quello che riguarda la casa: odio tutte le faccende domestiche, sono davvero un disastro! Persino cucinare non fa per me, fortuna che ogni tanto il mio ragazzo viene in mio soccorso, è un grande cuoco!